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Riflessioni su Kairós

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI NOVE “PASQUALE ANTONIBON”
Via Saturno, 4 36055 NOVE (VI) e-mail: icanto@tin.it Tel. 0424/829217 Fax 0424/590075 C. M. VIIC82200X C.F. 91018400241

OGGETTO: verifica progetto Kairos – Istituto Comprensivo Nove.

Classi 1a A, 1a B, 1a C (Nove)

 

Prof.ssa Pesavento Alessandra (arte e immagine)

 

Ho proposto gli esercizi relativi al “disegnatore cieco” nelle tre classi della sede di Nove. Alla fine di ogni azione ho chiesto ai ragazzi di riferire le sensazioni provate e le difficoltà incontrate, che riporto qui di seguito.

 

Prima azione - si chiede alla classe di disegnare un oggetto o un’immagine mentale e di verificare poi se le due esperienze coincidono.

 

Riflessioni

Dopo l’esercizio la maggior parte degli alunni ha difficoltà ad orientarsi sul foglio. Mentre si disegna non si ha riscontro di ciò che si sta facendo. Una strategia adottata e stata quella di non staccare  la  matita dal foglio, altrimenti risultava difficoltoso ritrovare il punto da cui ripartire.

Dal confronto delle due esperienze emerge che vi è poca somiglianza o addirittura non vi è corrispondenza tra immagine mentale e prodotto finale.

 

Seconda azione - si dispone la classe a coppie, con un alunno bendato. Il compagno che vede aiuta il compagno nel disegnare un cane. Poi ci si alterna e si disegna una figura umana.

 

Riflessioni

Dopo l’esercizio il compagno che guida si rende conto delle difficoltà nel dare indicazioni chiare che siano utilizzabili dal compagno bendato. Il ragazzo bendato non riesce a comprendere le indicazioni del compagno e gli risulta difficile disporre linee, partire nel punto giusto, realizzare i particolari.

 

Terza azione - si dispone la classe a coppie, con un alunno bendato. Il compagno che vede propone un oggetto da riconoscere attraverso il tatto al compagno bendato. Questo lo deve riconoscere e provare a disegnarlo.

 

Riflessioni

Dopo l’esercizio gli alunni riferiscono una certa facilità nel riconoscere gli oggetti al tatto ma non il disegnarli.

 

Riflessione finale

I ragazzi hanno risposto positivamente e con interesse all’attività proposta. La maggior parte degli alunni si è resa conto dell’importanza della vista per poter realizzare anche le cose più semplici come disegnare un oggetto, ma anche di come non sia così facile guidare, aiutare una persona non vedente dandole informazioni utilizzabili effettivamente.


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