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Disabilità, Diversità e i Diritti Umani, una proposta per la Scuola Media di 2° grado - a cura di Luciano De Zen - Lions Club Schio

                                       Disabilità, Diversità e i Diritti Umani

                                               una proposta per la Scuola Media di 2° grado

Premessa

I bisogni delle persone con disabilità devono essere oggi riconosciuti ed espressi mediante il linguaggio e lo strumento dei  diritti umani ovvero mediante diritti soggettivi dalla portata universale, che spettano alla persona in quanto tale , a prescindere dalle diversità e sulla base di norme internazionali

Cosa sono i Diritti Umani ?  sono  forti pretese morali connesse al rispetto della dignità umana, a interessi  o a bisogni essenziali dell’essere umano e sostenuti da norme giuridiche

I Diritti dei Disabili : I diritti delle persone con disabilità sono espressi  oggi, considerando il quadro italiano, da norme interne statali e regionali, comunitarie ed internazionali. 

Ciò significa che si tratta sia di diritti fondamentali (protetti in base alla Costituzione e a norme attuative interne) che di diritti umani (previsti da fonti internazionali e poi recepiti nelle fonti interne)

L’affermazione dei diritti delle persone con disabilità costituisce uno dei principali esempi del processo di specificazione dei diritti umani:

I diritti umani, che spettano all’essere umano in quanto tale, vengono individuati in relazione a specifiche e concrete condizioni, in forza del principio di pari dignità di tutti gli esseri  umani.

Sul piano interno il percorso di specificazione della tutela delle persone con disabilità è delineato dalla Costituzione (artt. 2, 3, 38, 3° e 4° comma) e da leggi miranti a contrastare la discriminazione (nelle sue varie forme, tra cui anche la discriminazione diretta o indiretta nei confronti del disabile).

Ci sono ambiti in cui la tutela risulta bene avviata ed opportunamente ispirata alla logica delle pari opportunità, come nell’ambito lavoristico , ma altri ambiti richiedono di essere meglio e più precisamente configurati.

I problemi da affrontare riguardano:

Ø      l’individuazione delle sfere in cui possano manifestarsi forme di discriminazione

Ø      la garanzia e l’attuazione dei diritti previsti

Cosa significa porre il tema dei bisogni delle persone con disabilità attraverso il linguaggio dei DIRITTI UMANI?

Il poter dare ad una pretesa la forma di un diritto sembra fornire ad essa un carattere  oggettivo , incontrovertibile, esigibile.

Significa sottrarre tale pretesa all’arbitrio politico, culturale, sociale, alla dimensione della “carità” e rivendicarla come esigenza connessa alla dignità intrinseca dell’essere umano.

L’adozione del linguaggio dei diritti esprime il passaggio (almeno tendenziale) da  un modello paternalistico  ad un modello gradualmente orientato a garantire alla persona con disabilità  la partecipazione alla vita sociale, economica e politica.

Il concetto di diritti è attraente per la sua capacità di dare forza alle esigenze in esso espresse, di rendere le pretese rivendicabili. 

Il riferimento ai diritti è importante non solo in vista della soddisfazione dei bisogni e delle aspettative espresse, ma innanzitutto per la loro stessa formulazione che porta ad evidenziare

1 Chiaro ricorso al linguaggio dei diritti per tutelare le persone con disabilità

2 Centralità della persona   

3 La discriminazione ha origine nelle strutture sociali, non nella “malattia”

Ad esempio, l’eliminazione delle barriere per le persone con disabilità non è articolata in termini di welfare state e di misure di sicurezza sociale (servizi sanitari, programmi di solidarietà). Richiede invece l’elaborazione di nuovi modelli culturali, capaci di agire sulla percezione sociale della disabilità: la disabilità cessa di essere vista come stato di menomazione e deve essere intesa come una condizione meritevole di rispetto in un’ottica di piena inclusione.

Occorre prendere le distanze  dal modello medico della disabilità. In base a tale modello la disabilità si configura come una deficienza, una deviazione dalla normalità. Si deve sottolineare, invece, il modello sociale della disabilità: le barriere esperite dalla persona disabile trovano origine nel contesto sociale, configurano una forma di oppressione sociale.

È’ la società, con i propri modelli culturali, che rende inabili determinate persone non garantendo loro pari opportunità di partecipazione.                                                                                                             È la violazione dei diritti umani a causare la condizione di disabilità.

La soluzione dei problemi incontrati dalle persone disabili non è allora tanto o solo fondata sull’assistenza medica, ma sulla rimozione degli ostacoli che impediscono ad esse la piena partecipazione alla vita sociale.

Da questo punto di vista, il modello sociale promuove il riconoscimento della specificità delle persone con disabilità e dello specifico contributo che possono offrire alla società e in ambito lavorativo.

Considerato che la disabilità non è in quanto tale mancanza ma una dimensione della diversità umana ,il modello sociale mira a garantire al medesimo tempo l’eguaglianza formale e l’eguaglianza sostanziale

Ø      L’eguaglianza formale serve a contrastare la discriminazione, ma non basta per riconoscere e rimuovere le cause della discriminazione

Ø      Tali cause possono essere contrastate solo puntando alla realizzazione del principio di eguaglianza sostanziale, attraverso la realizzazione delle pari opportunità

 

PRINCIPI FONDANTI  PER UN CORRETTO APPROCCIO ALLA DISABILITA’:

Ø      Rispetto per l’intrinseca dignità della persona

Ø      Non discriminazione

Ø      Garanzia della piena ed effettiva partecipazione alla, ed inclusione nella, società

Ø      Rispetto per la differenza delle persone con disabilità come parte della diversità umana

Ø      Rispetto delle capacità evolutive dei bambini con disabilità e della loro identità

Ø      eguaglianza sostanziale, attraverso la realizzazione delle pari opportunità

PRINCIPI FONDANTI LA CONCEZIONE GENERALE DEI DIRITTI UMANI

Ø      Principio di universalità, indivisibilità ed interdipendenza dei diritti umani

Ø      Riconoscimento delle questioni legate alla disabilità come parte integrante delle strategie per la promozione di uno sviluppo sostenibile

Diritti legati alla rimozione di ogni forma di discriminazione diretta ed indiretta verso le persone con disabilità

Ø      discriminazione”= ogni distinzione, esclusione o restrizione sulla base della disabilità avente il fine o l’effetto di diminuire o annullare il riconoscimento, il godimento o l’esercizio, su basi paritarie, di tutti i diritti umani (art. 2)

Va , a questo proposito, introdotta la nozione di reasonable accomodation:

Ø      la richiesta di modificare e adattare i trattamenti per assicurare alle persone con disabilità il godimento o l’esercizio su basi paritarie dei diritti umani

Ø      La nozione di reasonable accomodation spinge oltre il paradigma delle azioni positive . Le azioni positive sono generali, non tagliate sull’individuo; la nozione di reasonable accomodation richiede, invece, che si consideri il singolo individuo nelle sue potenzialità e caratteristiche specifiche

Richiede che la differenza sia presa in considerazione al fine di evitare la discriminazione indiretta. In virtù dell’intimo legame con il principio di non discriminazione, il concetto di reasonable accomodation crea una chiara posizione soggettiva che rende il contenuto della norma esigibile Questa nuova impostazione permette di far uscire i diritti delle persone con disabilità dalle difficoltà derivanti dalla collocazione di questi nella categoria dei diritti sociali, legati alla dimensione dello stato sociale e della sicurezza sociale.

Prospettiva integrata tra :    

a) Non discriminazione pertanto diritto alla vita, libertà da trattamenti degradanti, libertà e sicurezza personali, libertà dalla violenza e dall’abuso,

b) Tutela dell’autonomia individuale pertanto diritto alla privacy, libertà di espressione e diritto di accesso alle informazioni .

c) Impegno nella rimozione attiva degli ostacoli sociali, economici e culturali alla piena partecipazione pertanto diritto ad un sistema educativo che favorisca il pieno sviluppo delle potenzialità, il loro senso di auto-stima, diritto alla salute, diritti legati all’ambito lavorativo (diritto al lavoro, diritto a giuste e favorevoli condizioni di lavoro), diritto ad un adeguato standard di vita ed alla sicurezza sociale, diritto alla partecipazione alla vita pubblica.

I diritti legati alla sfera della non discriminazione e dell’autonomia, da un lato, e i diritti legati alla sfera delle pari opportunità, dall’altro, non sono accostati ma sono intesi nella loro profonda integrazione reciproca.

L’effettiva garanzia della non discriminazione richiede necessariamente l’impegno verso la promozione delle parti opportunità.

Fusione tra diritti civili e diritti sociali in una nuova prospettiva, ispirata

Ø      all’interdipendenza ed indivisibilità dei diritti

Ø      al riconoscimento del valore della diversità

Ø      al riconoscimento dell’effetto discriminatorio potenzialmente insito nelle strutture sociali

Ø      L’asse portante di questa compenetrazione tra eguaglianza formale ed eguaglianza sostanziale è nell’idea di accessibilità: ai sistemi di trasporto, all’informazione ed alla comunicazione, al lavoro, ai servizi pubblici, alla sfera pubblica

Ø      dimensione della discriminazione multipla: la donna con disabilità, il minore con disabilità, la persona indigente con disabilità

         L’attuazione delle norme dipende dalla capacità delle strutture pubbliche (centrali, regionali e locali) di acquisire le informazioni  e le competenze gestionali

Servono:

Ø      La costruzione di un sistema di rilevazione delle esigenze concrete

Ø      un sistema di monitoraggio delle iniziative e delle misure adottate

Ø      Il rafforzamento delle sinergie tra differenti agenzie regolative a vari livelli (STATI, REGIONI, ENTI LOCALI)

E’ importante  la questione della definizione della disabilità ma l’adozione del modello sociale rende però il problema meno decisivo, giacché implica che ci si concentri sull’individuazione delle situazioni inabilitanti prima e più che sui soggetti disabili.

Il linguaggio dei diritti può strutturare gli interventi e favorire l’esigibilità di quanto previsto dalle norme, ma non può essere l’unico punto di riferimento per la messa a punto di un sistema sociale che sia di supporto sistemico alla persona ed ai suoi molteplici contesti di appartenenza.

Il linguaggio dei diritti può evidenziare nei soggetti interessati la vulnerabilità rispetto ad azioni discriminatorie, ma il modo in cui il contenuto di tali diritti debba configurarsi e le ragioni di tali diritti non dipendono dai diritti medesimi.

Preliminare all’affermazione dei diritti e necessaria per la loro effettività è la teoria della giustizia a cui una società, le sue istituzioni e le sue politiche devono ispirarsi.

a cura di luciano de zen

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