Valter Nicoletti, Edizioni Del Noce, (108 pagine - 2008)
“Io, non mi sento disabile ma per fortuna o purtroppo lo sono.”
Non c’è, nel libro, una sola riga di quel “piangersi addosso” che ci si aspetterebbe da un “disabile”. C’è piuttosto qua e là una punta di orgoglio per essere riuscito non solo a superare brillantemente l’handicap, ma ad utilizzare le sue naturali doti d’intelligenza e di ottimismo… per aiutare,stimolare, rimproverare perfino, coloro che si chiudono in se stessi incapaci di reagire alle avversità della vita… ha saputo trasformare il sogno in realtà, dando corpo all’idea di un avvenire di maggiore libertà d’azione per sé e per tanti altri “disabili”.